giovedì 21 novembre 2013

LA CRISI ECONOMICA QUESTA SCONOSCIUTA....



Nonna, ti spiego la crisi economica.
(Il Più Grande Crimine spiegato agli
anziani, agli adolescenti e a persone del
tutto digiune di economia)
di
Paolo Barnard
 

lunedì 18 novembre 2013

Il COMITATO NAZIONALE EMERGENZA HOMELESS "UN SACCO DI VITA " SI PONE L'OBIETTIVO DI DISTRIBUIRE UN SACCO LETTO AD OGNI HOMELESS CHE SI TROVI SUO MALGRADO A VIVERE PER STRADA CON IL RISCHIO DI MORIRE PER IPOTERMIA NELLE LUNGHE E FREDDE NOTTI D'INVERNO.
https://www.facebook.com/pages/UN-SACCO-DI-VITA/192171664303073

venerdì 15 novembre 2013

INTERPELLANZA URGENTE AL MINISTERO DEI TRASPORTI E DELLE INFRASTRUTTURE

Interpellanza urgente del M5s in data 15 Novembre 2013

E)
   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   è notizia di questi giorni che Trenitalia spa, in vista della rimodulazione e riorganizzazione dell'offerta e degli orari ferroviari, avrebbe intenzione di cancellare, poiché non più sostenibile «a mercato», una grossa fetta dell'offerta di trasporto ferroviario di collegamento da e per la regione Toscana;
   si tratterebbe, in particolare, di 12 treni intercity in tutta la regione, con rilevante incidenza sulla tratta Firenze-Arezzo, uno dei percorsi che presenta già oggi molte criticità, con pendolari letteralmente ammassati sulle vetture e che si trovano ad affrontare tragitti, spesso molto lunghi, in condizioni non certo agevoli;
   l'offerta dei trasporti pubblici in Toscana, come del resto in tutta Italia, è spesso insufficiente a coprire il fabbisogno dei cittadini e per questo il taglio ipotizzato da Trenitalia e denunciato dallo stesso assessore ai trasporti della regione, Vincenzo Ceccarelli, appare inopportuno, quanto controproducente;
   il trasporto regionale ed interregionale su ferro che collega la Toscana con piccole e grandi città italiane, a prescindere da quello dedicato all'alta velocità, dovrebbe essere, a detta degli interpellanti, garantito ai cittadini che ne usufruiscono ogni giorno per lavoro o studio;
   appare inopportuno, agli occhi degli interpellanti, puntare tutta la riorganizzazione e gli investimenti sui treni ad alta velocità che, pur essendo fondamentali per il collegamento su ferro in tutta la nazione, non sono certo quelli fruiti maggiormente e quotidianamente dai pendolari. Tali treni dovrebbero affiancare la rete regionale ed interregionale che andrebbe potenziata e valorizzata, anche al fine di rilanciare la mobilità sostenibile in Italia;
   la situazione della Toscana non è certo l'unica; i ritardi, le soppressioni e i disservizi costringono ogni giorno milioni di italiani a spostarsi in tutta Italia in condizioni vergognose e al limite della decenza; un caso emblematico è l'intercity 531 Perugia-Roma che da anni registra ormai un ritardo «a regime» di almeno 20 minuti, sempre imputabile a guasti tecnici dovuti alle difficoltà di controllo del blocco delle porte, segno questo di un materiale vetusto, non correttamente mantenuto e non più utilizzabile, che tuttavia, migliorato nell'aspetto estetico, continua ad essere impiegato e classificato come categoria intercity;
   è evidente che il rinnovo del parco macchine dei treni destinati al trasporto dei pendolari sia stato sacrificato per privilegiare scelte aziendali volte a potenziare lo sviluppo dell'alta velocità, motivo di vanto peraltro di una gestione manageriale che risulta fallimentare sotto tutti i punti di vista e che, tuttavia, non sembra essere destinata ad alcun tipo di alternanza –:
   se non si ritenga urgente avviare, per quanto di competenza, un'opportuna valutazione dell'impatto che la cancellazione degli intercity avrebbe sul pendolarismo della regione Toscana;
   se non si intendano verificare le cause del giornaliero disservizio registrato dall'intercity 531 Perugia-Roma, e, per quanto di competenza, le responsabilità dei ritardi, posto che non si tratta di ritardi dovuti ad eventi eccezionali;
   se non si intenda predisporre urgentemente, anche in collaborazione con le regioni Umbria e Toscana, un piano di risanamento del trasporto dei pendolari, assicurando oltre al «normale» funzionamento del materiale, la copertura, con un adeguato numero di treni, dei territori fortemente interessati al pendolarismo;
   se non si ritenga necessaria una profonda revisione del modello strategico infrastrutturale del Paese che, al momento attuale, con il programma delle opere pubbliche della «legge obiettivo», destina prioritariamente ingenti risorse alla realizzazione di opere di dubbia utilità e di enorme impatto ambientale, a scapito degli interventi necessari per rendere più funzionale ed efficiente il sistema di trasporto ferroviario locale e il trasporto pubblico urbano, la cui inefficienza induce, di fatto, l'utilizzo di forme di mobilità privata, con un più elevato impatto ambientale e sanitario e con conseguenti enormi problemi di congestione delle aree urbane.
(2-00299)
«Gagnarli, Gallinella, Artini, Segoni, Baldassarre, Ciprini, Bonafede, Lupo, Benedetti, L'Abbate, Massimiliano Bernini, Parentela, Nicola Bianchi, Cristian Iannuzzi, Paolo Nicolò Romano, Liuzzi, Dell'Orco, Catalano, De Lorenzis, Corda, Rizzo, Frusone, Tofalo, Paolo Bernini, Busto, Daga, Mannino, Terzoni, De Rosa, Zolezzi, Barbanti».
(12 novembre 2013)

  Disagi pendolari in Toscana
Interrogazioni, a firma congiunta dei Portavoce Deputati M5S della Toscana, per garantire la sicurezza delle gallerie e la riduzione delle interferenze dei treni A.V. con i treni interregionali e regionali sulla tratta Firenze-Figline Valdarno, e considerando che Trenitalia spa, in vista della rimodulazione e riorganizzazione dell'offerta e degli orari ferroviari avrebbe intenzione di cancellare, poiché non più sostenibile «a mercato», una grossa fetta dell'offerta di trasporto ferroviario di collegamento da e per la regione Toscana

Le interrogazioni:
☞ Atto 4/02504 (prima firma Segoni) http://bit.ly/HOKMJ3
☞ Atto 4/02506 (prima firma Artini) http://bit.ly/1fEcCDN
☞ Atto 2-00299 (prima firma Gagnarli) http://bit.ly/1aGIceI

mercoledì 13 novembre 2013

11 novembre blitz parlamentare sul tratto ferroviario Valdarno

BLITZ DEI DEPUTATI 5 STELLE SUL TRENO REGIONALE 6604.

ARTINI E SEGONI INSIEME A I PENDOLARI SUL “TRENO DA RECORD” DELVALDARNO: “OGGI DEPOSITIAMO TRE INTERROGAZIONI PARLAMENTARI”.

POI LA STOCCATA:“E’ ROSSI A FAR GIRARE LE PALLE”.

“Uno schiaffo alla dignità deipendolari”.

Un carro bestiame con i pendolari in piedi e ammassati tra icorridoi, nei vestiboli, sui gradini, circa 900persone strette come sardine da Figline fino a Firenze Rifredi.

Questo è il treno regionale, il Vivalto 6604, il più affollato da Arezzo a Firenze,sulla linea Chiusi-Pistoia. Questa mattina i deputati del Movimento 5 Stelle, Massimo Artini e Samuele Segoni, alle 7 e 19 alla stazione di Figline, hanno deciso di salire sul Vivalto, per effettuare un sopralluogo e valutare le condizioni di sovraffollamento e di sicurezza del convoglio. Incontro sul trenocon il portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re,che ha apprezzato l’iniziativa e ha esposto i problemi dei pendolari che quotidianamenteraggiungono Firenze. Una volta arrivati a Firenze Campo Marte, i deputati sonosaliti sul treno per Firenze Santa Maria Novella, transitato con un quartod’ora di ritardo.

“Sul regionale 6604 c’è una situazione insostenibile, in cuile più elementari condizioni di sicurezza non sono garantite: nei corridoi enei vestiboli non si passa e in caso di emergenza o di evacuazione del trenoanche il capotreno non avrebbe la possibilità di muoversi rapidamente, cosìcome invece dispone l’Agenzia Nazionale di Sicurezza delle Ferrovie – sottolineano Massimo Artini e Samuele Segoni – A gennaio scorso l’Ansf ha specificato che le imprese ferroviarie, come Trenitalia, devono fornire indicazioni precise al proprio personale circa l’occupazione degli spazi abordo delle carrozze rispettando la capienza. Sul 6604 gli spazi sononettamente insufficienti ad ospitare tutti i pendolari in viaggio e neanche lacarrozza in più, promessa per il prossimo dicembre, potrebbe risolvere lasituazione”.

“Negli ultimi anni la situazione è peggiorata, mentre il prezzo dei biglietti è aumentato – attaccano i deputati - e sia il Governo che la Regione, ente competente in materia, non hanno saputo fornire risposte adeguate a quelle migliaia di valdarnesi, chequotidianamente si recano con il treno a Firenze, al posto di lavoro oall’università: a far girare le palle – usando una sua colorita espressione – è il governatore Enrico Rossi, che in questi anni poco o nulla ha fatto per ipendolari toscani e per il servizio regionale. Purtroppo risultano latitantianche i sindaci locali, totalmente ignari dei disagi che devono affrontare iloro cittadini. Così oggi depositiamo tre interrogazioni parlamentari.

La prima sul sovraffollamento, chiedendo il rispetto delle prescrizioni fornite dall’Ansfe sanzioni nei confronti di Trenitalia. La seconda sulle interferenze dell’AltaVelocità perchè RFI garantisca i treni pendolari nell’uso della linea Direttissima, fra Figline e Firenze. La terza per conoscere lo stato di sicurezzadella galleria San Donato, considerato che la stessa Ansf considera i tunnel ferroviari tra gli elementi più critici della rete ferroviaria”.

Infine Artini e Segoni annunciano: “Siamo anche noi pendolari e adesso che andiamo a Roma tocchiamo con mano l’abissale differenzadi servizio e di investimenti tra treni locali e alta velocità.

Per questo l’iniziativa di oggi verrà portata avanti anche nei prossimi mesi, visionando altre linee regionali per fare da megafono ai problemi quotidiani dei pendolari”.

giovedì 7 novembre 2013

METTI UNA SERA SU SKYPE......


    L'ennesima dimostrazione di quanto i nostri portavoce a Roma siano sempre disponibili al confronto con la base l'abbiamo avuta stasera i collegamenrto skype con LAURA BOTTICI, durante il nostro incontro meetup locale settimanale
    Dopo i saluti chiedendoci come stavamo, risponde alla nostra prima domanda:

    - Chiarimenti sulla legge finanziaria?
    Laura ci spiega che la situazione è molto difficile e che il governo sta raschiando il fondo del barile. Che contrariamente alla Spagna e alla Francia che hanno scelto di sforare il patto di stabilità per aiutare i loro cittadini, il nostro governo preferisce fare il burattino nelle mani della Germania e dell'Europa a discapito degl'italiani che non hanno più lavoro e muoiono di fame.
    Ci ha parlato della realtà che il Parlamento vota non per propria coscienza ma in base a quello che gli dice il relatore o il governo.

    - Gli chiediamo della visita di Beppe:
    la visita di Beppe oltre a una carica positiva ha portato un impegno perchè insieme alla solita attività parlamentare fatta di aula e commissioni si intrecciano gli appuntamenti di carica istituzionale, rendendo difficile a volte anche il potersi incontrare.

    - Chiediamo chiarimenti sull' affermazione di Beppe riguardo quello che ha detto:" se alle elezioni non vinciamo torniamo a casa!"
    Laura, d' accordo con l'affermazione in oggetto ci gira la domanda " se alle elezioni gli italiani rivotano Pd e Pdl che ci stiamo a fare in Parlamento? Gli italiani allora non hanno capito o condiviso niente di quello che il M5S sta facendo?" Domande su cui dobbiamo realmente meditare tutti.

    - Gli poniamo il dubbio riguardo al fatto se Beppe o loro stessi si rendono conto che molte volte solo con un post o un'intervista possono scuotere negativamente l'opinione pubblica rendendo il lavoro locale di meetup e degli attivisti più difficile.
    Laura si rende perfettamente conto ma quei giornali o televisioni che strumentalizzano anche singole parole dette dal Movimento sono gli stessi giornali che per anni noi abbiamo criticato ed evitato quindi c'è da capire il perchè adesso gli diamo tanta relazione e credibilità.

    E' tardi ed anche se disponibile preferiamo congedare la nostra portavoce mandandola a riposare.
    Saluti risate e ricordandoci che è sempre a disposizione per "incontri" di questo tipo ci fa capire che relazionarsi con gli attivisti e con i cittadini in generale è quello che a tutti loro Parlamentari, serve di più, per "ricaricare" quella forza e determinazione che li spinge a lavorare nelle istituzioni e che gli da la conferma che tutto quello che stanno cercando di fare in Parlamento è la giusta strada.

    Grazie Laura Bottici e grazie a tutti i nostri portavoce.